SBIANCAMENTO DENTALE

SBIANCAMENTO TRADIZIONALE E LASER

Denti bianchi e igiene orale

Lo sbiancamento dentale è la risposta a chi desidera avere denti più bianchi ed un bel sorriso. Una buona igiene orale è sicuramente fondamentale, ma talvolta non sufficiente per via della loro naturale colorazione.
Per questo motivo lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico molto richiesto e come tale ha ormai assunto una notevole rilevanza sia in ambito domestico che in quello professionale.
Denti bianchi e sani rappresentano infatti una delle caratteristiche estetiche più ambite e ricercate.

BLEACHING

Lo sbiancamento dentale viene effettuato con una procedura che sfrutta l’azione di agenti sbiancanti chimici ad alta concentrazione, potenziati da specifiche lampade che ne favoriscono l’azione in profondità.
Per sbiancare i denti il mezzo più diffuso è costituito da un gel a base di perossido di idrogeno al 35-38% c.a., che una volta esposto a particolari fonti luminose si attiva liberando ossigeno.
Una volta liberato, questo gas penetra nella struttura del dente, innescando reazioni di ossido-riduzione che scompongono le molecole delle macchie in composti più piccoli, incolori e facilmente eliminabili.
L’intensità dello sbiancamento dentale dipende dalla concentrazione del principio attivo e dal suo tempo di posa sui denti.

EFFETTI INDESIDERATI DELLO SBIANCAMENTO DENTALE

Un intervento professionale garantisce un risultato decisamente migliore a qualunque pratica casalinga e soprattutto minimizza effetti indesiderati come eccessiva sensibilità termica ed irritazione gengivale.
Questi disturbi vengono prevenuti alla radice proteggendo le gengive, la lingua e le labbra con presidi utili anche per aumentare il confort della seduta (generalmente si impiegano mascherine personalizzate in silicone morbido).
Leggere gengiviti tendono comunque a presentarsi al termine del trattamento di sbiancamento dentale, salvo poi regredire spontaneamente nelle 24-48 ore successive.

SBIANCAMENTO DENTALE CON IL LASER

L’attivazione del gel tramite raggio luminoso

Negli ultimi anni, l’impiego del laser si è diffuso in numerosi ambiti della medicina, compreso quello dell’odontoiatria estetica. Infatti, quando utilizzato per sbiancare i denti, il laser costituisce un’alternativa tecnologica al classico bleaching (o sbiancamento) professionale.

La tecnica dello sbiancamento dentale con il laser consiste nell’applicazione di un gel a base di perossido di idrogeno (H2O2) sulla superficie dei denti. Questo gel viene attivato dal laser e rilascia radicali liberi che penetrano attraverso lo smalto dentale e raggiungono le molecole pigmentate dei denti – responsabili di macchie o del loro ingiallimento. Le molecole vengono quindi frantumate mediante reazioni di ossido-riduzione e di conseguenza i denti appaiono più bianchi e lucidi.
Gli effetti dello sbiancamento dentale sono visibili immediatamente dopo la prima seduta con il laser e, nei giorni successivi, l’estetica del sorriso migliora ulteriormente ed i denti appaiono più bianchi. È comunque doveroso puntualizzare che sbiancare i denti con il laser non offre alcun vantaggio ulteriore rispetto alle classiche strategie di Bleaching professionale, va anzi segnalato che il laser ha lo svantaggio di essere, in genere, più costoso.

Lampade per lo sbiancamento dentale con il laser

La FDA (Food and Drugs Administration) ha approvato tre tipi di lampade-laser idonee per lo sbiancamento dentale:

• Laser a diodi: il più utilizzato in assoluto per lo sbiancamento laser dentale. Sbianca i denti macchiati o ingialliti efficacemente e consente una miglior penetrazione della sostanza sbiancante nei tessuti dentali

• Laser ad argon: emette fotoni ad alta energia in grado di attivare il perossido di idrogeno applicato sulla superficie dentale. Durante lo sbiancamento laser ad argon non si manifesta alcun rialzo termico

• Laser a CO2: a differenza del laser ad argon, quello a CO2 innalza la temperatura. L’aumento termico creatosi può provocare irritazioni pulpari (parte più interna del dente), dunque pulpite.

SBIANCAMENTO DENTALE CON IL LASER

Come si esegue lo sbiancamento dentale

È opportuno tenere presente che il massimo dell’effetto sbiancante è visibile dopo alcuni giorni dal trattamento laser.

  1. Pulizia professionale dei denti
  2. Identificazione del colore esatto dei denti (paragonando la cromia dei denti con un’apposita scala colorimetrica standard)
  3. Fotografia dei denti prima del trattamento (utile per un confronto post-sbiancamento laser)
  4. Divaricazione della bocca mediante apposito strumento
  5. Applicazione del gel sbiancante a base di perossido di idrogeno al 35%
  6. Irradiazione dei denti con la luce laser (la lampada agisce come catalizzatore) che attiva il gel e libera ossigeno
  7. Successivamente, l’ossigeno penetra nel dente e dà origine a processi di ossido-riduzione, in grado di frantumare le molecole iperpigmentate (responsabili delle macchie dei denti) in frammenti più piccoli, incolori e facilmente rimovibili.
  8. Dopo l’irradiazione, il paziente deve rimanere nella stessa posa per 15-40 minuti, tempo necessario per permettere al prodotto di esercitare la propria azione sbiancante
  9. Rimozione del gel
  10. Fotografia dei denti sbiancati dopo il trattamento e confronto con lo scatto precedente

Sbiancamento con Bicarbonato di Sodio

Un altro prodotto sbiancante per denti utilizzato in ambito professionale è il bicarbonato di sodio.
Questa tecnica – nota come air-polishing – sfrutta l’azione pulente di uno spray di aria, acqua e bicarbonato di sodio che, indirizzato sulla superficie dei denti con una certa pressione, lucida e sbianca la dentatura mediante un’azione abrasiva superficiale ed anti-placca.

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